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Suona l'una New York New music - Minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni '70

Suona l'una

New York New music - Minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni '70

La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi, è la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città. "New York New music - Minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni '70", di Alberto Piccinini. A cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro.

Episodi

04 Set 2023

1. NEW YORK NEW MUSIC: minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni Settanta

di Alberto Piccinini, a cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro. La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi. È la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città.
05 Set 2023

2. NEW YORK NEW MUSIC: minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni Settanta

di Alberto Piccinini, a cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro. La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi. È la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città.
06 Set 2023

3. NEW YORK NEW MUSIC: minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni Settanta

di Alberto Piccinini, a cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro. La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi. È la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città.
07 Set 2023

4. NEW YORK NEW MUSIC: minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni Settanta

di Alberto Piccinini, a cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro. La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi. È la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città.
08 Set 2023

5. NEW YORK NEW MUSIC: minimalismo e sperimentazione a Manhattan nei primi anni Settanta

di Alberto Piccinini, a cura di Filippo Travaglio e Federico Vizzaccaro. La storia del minimalismo musicale americano (Philip Glass, Steve Reich e gli altri) è la storia di compositori troppo eccentrici per le istituzioni e i grandi teatri, alla ricerca di spazi nuovi e stili avventurosi. È la storia di un luogo e della piccola comunità che lo abita: le ex zone industriali di Lower Manhattan, a New York tra gli anni '60 e i '70, ripopolate da artisti e musicisti prima dell'inevitabile gentrificazione. Qui nasce una relazione nuova col pubblico: seduti per terra nei concerti della domenica, di passaggio nelle gallerie d'arte, a trovare gli amici nei loft. Scambiandosi i ruoli tra compositori, performer, critici, pubblico. Nel passaggio di testimone tra la generazione del Vietnam e quella del punk, la musica di "downtown" diventa uno dei linguaggi per raccontare tutte le metropoli del mondo, in un continuum che unisce minimalismo, musica classica indiana, new wave, hip-hop, salsa. L'utopia (e la nostalgia) di quella comunità musicale è ancora viva, da allora, nel nostro modo di fruire la cultura e vivere la città.